Descrizione
Ieri mattina un altro sbarco di profughi provenienti dal Medio Oriente sulle coste otrantine La Guardia di Finanza ha intercettato nel Canale d Otranto una barca a vela con 48 clandestini nascosti sottocoperta Il sindaco Luciano Cariddi interviene sulla vicenda Ormai il fenomeno seppur non nella dimensione dell emergenza di fatto assume comunque una certa drammaticit viste anche le condizioni sopportate da queste persone che affrontano la traversata assiepate in piccole imbarcazioni da diporto in numeri di circa 40-60 per viaggio tra le quali molte donne e bambini A questo punto crediamo che sia necessario organizzare sul nostro territorio un minimo di logistica per la primissima accoglienza in modo da fornire quanto meno un ospitalit dignitosa e quei servizi sanitari di rifocillamento e di pulizia che in questi casi si rendono necessari E ovvio che non parliamo di riaprire un centro di accoglienza e di permanenza ma di attrezzare degli spazi adeguati per non dover continuare a ricorrere in emergenza alle caserme delle Forze dell ordine o ai plessi scolastici con i quali si risposto sino ad oggi Anche dalle riunioni in Prefettura scaturita questa disponibilit che valuteremo sulla base di un protocollo di intesa da concordare come Comune di Otranto insieme con Prefettura Forze dell ordine e mondo dell associazionismo E evidente che sar necessario far leva su finanziamenti che possano provenire dal Ministero degli Interni come prevede la normativa perch i bilanci comunali in questo periodo conoscono ristrettezze che rendono difficile se non impossibile provvedere direttamente Colgo l occasione per lodare l intervento fino ad ora garantito da tutti quanti dal Prefetto alle Forze dell ordine e alle associazioni negli sbarchi registrati che testimonia la predisposizione di questo territorio all accoglienza e alla solidariet Queste vicende per ci costringono a ritornare su valutazioni pi complesse che non attengono certamente alla sfera locale e che riguardano la politica internazionale perch facile immaginare in un area come quella del Mediterraneo che l dove si vivono situazioni di disagio e di precariet e spesse volte di limitazione della libert individuale si vengano a creare dei focolai che trovano naturale sfogo nel fenomeno della migrazione che premer puntualmente sulle nostre coste essendo il nostro territorio crocevia di destini