Descrizione
Il Club Unesco Otranto in collaborazione con la Federazione Italiana Club Unesco ha organizzato una rassegna di riflessione sui diritti umani e sui valori del dialogo e dell accoglienza dal titolo Costruiamo la pace Otranto cittadina simbolo del Mediterraneo crocevia di culture intreccio di civilt per la sua strategica posizione geografica rappresenta l estremo lembo di una terra il Salento e la Puglia intera votata all accoglienza e al dialogo con l altro un autentica vocazione manifestatasi nel tempo che soprattutto in occasione dell emergenza degli sbarchi dalla vicina Albania in pieni anni Novanta la resero protagonista attiva di una vera e propria gara umanitaria di solidariet si legge in un comunicato del Club otrantino Il Club Unesco Otranto attenendosi alle direttive statutarie federative vuole accrescere l identit culturale otrantina attraverso una serie di appuntamenti che promuovano il territorio e che facciano riappropriare questa terra di una storia che le appartiene per scovare riproporre e veicolare nell analisi degli eventi il messaggio di pace e solidariet proprio di un luogo intriso storicamente di questi valori Il primo appuntamento della rassegna tenutosi sabato scorso 11 ottobre nella Sala Triangolare del Castello Aragonese a partire dalle 19 30 ha lanciato una riflessione sul tema Otranto 1991 - 2008 la Porta d Oriente ad oltre quindici anni dagli sbarchi Racconti e testimonianze dal Canale d Otranto Su La politica e le istituzioni dinanzi alla questione albanese sono intervenuti Francesco Bruni Consigliere provinciale gi sindaco di Otranto Francesco Vetruccio Vicesindaco di Otranto e gi sindaco Domenico Gagliani Comandante Stazione C C Otranto su La risposta dell associazionismo ed il fermento della solidariet il dott Giorgio Sammarruco gi Governatore Misericordia di Otranto Luigi Farenga gi Governatore Misericordia di Otranto il dott Franco Mancarella medico incaricato ASL su Alle radici del fenomeno racconti di cronisti dal Canale d Otranto Raffaele Gorgoni giornalista Rai Il forum si aperto con una breve introduzione di Mauro Bortone Ricordiamo questa sera una storia che ha caratterizzato Otranto e che l ha resa protagonista in un passato ancora recente Una storia riattualizzata dai volti dei relatori presenti tutti in prima linea in quella Otranto umanitaria che dal 1991 in poi si rese interprete di una gara di solidariet nella incredibile emergenza degli sbarchi dalla vicina Albania Una storia che narra di una vera e propria babilonia di etnie che hanno attraversato il Canale d Otranto Subito dopo il giornalista Rai Raffaele Gorgoni nonostante qualche disagio dovuto ad un incidente recente che per non gli ha impedito di portare la sua testimonianza ha manifestato il suo legame con la Citt di Otranto Il mio legame con Otranto forte Sono passati venti anni da quando per la prima volta arriv la notizia che una piccola barca a remi stava arrivando Era il 1989 Noi giornalisti ci precipitammo Ricordo anche la prima volta che arrivarono i curdi ha proseguito e ci volle molto tempo per capire da dove provenissero E poi ancora iracheni iraniani afgani Attraverso il Canale d Otranto sono passate 64 nazionalit differenti Quei momenti rivivono anche nella memoria del Comandante Gagliani che ha raccontato ai presenti la difficolt da parte delle forze dell ordine di comunicare con i profughi bisognosi d aiuto ha ricordato la sofferenza di quella gente Il dr Vetruccio ha sottolineato che si persa un occasione per valorizzare quell esperienza alla luce di alcuni atteggiamenti intolleranti che oggi rischiano di prendere spazio Trarre da quell esperienza il presupposto per un attenzione alla cultura dell altro sarebbe stato pi opportuno Ha poi sottolineato i limiti dello Stato nel gestire l emergenza dovuti alla crisi storica delle istituzioni a tutti i livelli Anche Francesco Bruni ha raccontato le difficolt della gestione dell emergenza che lo spinsero a proporre un idea alternativa Fu aperto il Centro don Tonino Bello che ebbe il merito di proporre una soluzione pi dignitosa al problema dell immigrazione di quegli anni Il dott Mancarella incaricato dell ASL ha richiamato alla mente i tratti di un emergenza che non fu solo politica ma anche sanitaria ribadendo che ci furono molti lati positivi in quell esperienza non dimenticando tuttavia quelli negativi Luigi Farenga e il dott Sammarruco hanno poi ricordato l accordo tra Misericordia e Fratres che diede vita a quel movimento di volontariato coordinato dalla Misericordia di Otranto che coinvolse tutta l Italia