Festa dei Bb Martiri di Otranto

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Otranto in questi ultimi giorni ha festeggiato i suoi Bb Martiri compatroni della citt con una serie di celebrazioni civili e religiose Il 13 agosto come tradizione vuole

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16 Agosto 2011

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Otranto in questi ultimi giorni ha festeggiato i suoi Bb Martiri compatroni della citt con una serie di celebrazioni civili e religiose Il 13 agosto come tradizione vuole il giorno dedicato alla commemorazione civile dell eccidio di Otranto Alle 19 45 le autorit civili e militari si sono date appuntamento presso il Palazzo Comunale e in corteo precedute dalla banda e dal gonfalone cittadino si sono recate al Seminario dove ad attenderle c era l Arcivescovo Mons Donato Negro Sempre in corteo le autorit tutte con in testa il Sindaco Luciano Cariddi e Mons Negro hanno raggiunto il piazzale antistante il Monumento Due agenti di polizia municipale hanno deposto una corona di fiori sulla base del Monumento davanti alla quale il Sindaco Cariddi si fermato per qualche momento Subito dopo il Sindaco ha salutato i presenti e ha letto la sua relazione Eccellenza Reverendissima Sig Vice Prefetto Sig ri Senatori e Onorevoli Autorit religiose civili e militari cari Concittadini e gentili Ospiti Il 13 agosto da decenni in questa piazza la Comunit Otrantina insieme ai turisti presenti si raccoglie nel ricordo dei fatti accaduti nel 1480 Commemoriamo i nostri Eroi e Martiri che combattendo strenuamente cercarono di difendere fino al sacrificio della propria vita questa Terra e la nostra Fede Nei lunghi giorni dell assedio gli Otrantini si opposero mossi da un altissimo sentimento religioso e civico Non era la salvezza personale che li spingeva non era la paura ma un orgoglioso altruistico senso della Collettivit Tale resistenza se non serv a salvare Otranto dall invasore turco contribu certamente ad evitare una rapida espansione del dominio ottomano sull Italia meridionale Per questo motivo molti storici sono portati ad associare le vicende Otrantine alla successiva vittoriosa battaglia di Lepanto Quelle donne e quegli uomini meriteranno sempre il nostro rispetto e la nostra devozione avendo noi unanimemente eretto le loro gesta a baluardo di Libert e di Fede Questo momento che nel cuore dell estate Otranto dedica alla rievocazione dei tragici avvenimenti ha anche la funzione di tener vivo il senso di una coscienza comune la comune adesione a quei valori fondanti che vanno nutriti e coltivati per essere trasmessi alle nuove generazioni affinch queste possano poggiare il proprio futuro sul terreno solido del passato La storia al servizio della vita La storia come aiuto per comprendere meglio il senso della vita per interagire costruttivamente con le dinamiche moderne che la governano per cementare l appartenenza ad una Comunit ad una piccola Patria Era il 13 agosto del 1911 quando fu posta la prima pietra di questo monumento agli Eroi e Martiri di Otranto Si celebravano i 50 anni dell Unit d Italia e lo scultore Antonio Bortone volle nel bronzo plasmare una figura forte di donna a rappresentare la Patria Italiana libera e indipendente Tra le braccia una croce e la nostra bandiera simboli di virt religiose e civili Cento anni sono trascorsi da allora e in questo 2011 si festeggiato con larga diffusa e popolare gioia il 150 anniversario dell Unit d Italia Un improvviso e fresco sentimento di identit comune tanta tantissima gente nelle Citt e nei Paesi da nord a sud ha appeso alle proprie finestre sui balconi il Tricolore Tessuti poveri che hanno dato allegria e speranza in giorni non certo facili Anche se in gran parte lacerate dall usura del vento dispiace rimuoverle ora quelle bandiere perch un senso di appartenenza a una Patria si consolida anche attraverso i simboli in cui si radicano i valori Per questo la celebrazione delle azioni eroiche del nostro passato non forma non retorica ma diventa sostanza Sostanza perch ci aiuta a rafforzare la nostra appartenenza ad una Comunit costruita sui valori di unit di fede di solidariet C un filo rosso che collega la Otranto del 1480 ai grandi fatti che hanno determinato l Unit d Italia Questo filo passa attraverso la comunanza dei valori umani e quindi civili e cristiani che hanno spinto gli otrantini a difendere la loro piccola Patria e gli eroi risorgimentali a lottare per fondarne una pi grande che superasse le divisioni storiche e geografiche Una Patria non nasce n egoista n autoreferenziale Anzi essa si colloca nello scenario globale come portatrice di valori specifici che si integrano ed arricchiscono con gli altri popoli dando e ricevendo in uno scambio continuo teso a costruire le condizioni necessarie per l affermarsi di quell ideale di humanitas che alla base del concetto di Patria Ma nella complessit politica e sociale di questi anni vi sono purtroppo momenti in cui l idea di Patria di appartenenza storica presa a pretesto per legittimare sentimenti di paura e chiusura nei confronti della globalit e dei grandi fenomeni ad essa connessi come le migrazioni o l apertura di nuove frontiere economiche anno di anniversari questo a marzo la Citt ha ricordato il primo approdo di una imbarcazione albanese avvenuto nel 1991 con oltre 700 persone tra uomini donne e bambini Sulle macerie del muro di Berlino si era ormai consumata quella rottura della storia che di fatto determin l irrompere nello scenario mondiale di un irrefrenabile desiderio di libert di democrazia di progresso E Otranto si trov ancora una volta sul percorso di popoli nuovi che tentavano di liberarsi dai ceppi dell arretratezza Attraverso questa via d acqua nel Canale oggi non giungono pi da Valona le galee turche zeppe di armati per portare guerra e distruzione ma sono ruderi di navi zattere barconi che trasportano un umanit di disperati che chiede asilo e una speranza Un flusso pressoch ininterrotto che continua da vent anni e gli otrantini come sempre aprono le loro case soccorrono aiutano portano vestiti e generi di prima necessit Non un solo otrantino che abbia mai avuto paura la xenofobia non alberga nei nostri animi n il problema dell immigrazione viene visto qui con le lenti dell ideologia come purtroppo oggi accade sempre pi spesso Scatta invece senza remore e senza egoismi l istinto antico dell ospitalit e dell accoglienza Otranto citt di mare citt di frontiera ha nel DNA il rispetto e oserei dire - la curiosit verso l altro Il suo spirito solidale riemerge sempre e ridiventa genius loci l essenza stessa di questa Citt un po speciale Una Comunit in cui vive un autentico sentimento Cristiano che informa la coscienza collettiva condiviso trasversalmente da chi persegue una fede praticante e da chi impronta le proprie scelte ad una sostanziale laicit Otranto allora testimone di una verit innegabile nel bene e nel male nella buona e nella cattiva sorte gli uomini intrecciano sempre i propri destini a quelli dell altro Cos stato nel 1480 cos continua ad essere nell arco della sua lunga storia Tutto ci per rischia di essere messo in crisi da un sistema globale distorto che da un lato produce benefici ma dall altro annulla le peculiarit territoriali riduce i rapporti diretti sfuma i valori subordinando tutto a rigide leggi economiche La grave crisi che stiamo vivendo rappresenta l implosione di un sistema basato solo su principi di mercato e ci sollecita a ripensare nuovi modelli del vivere sociale Occorre ripartire dal territorio e dalle sue peculiarit in modo da costruire in loco le opportunit concrete per una crescita sostenibile L impegno resta quello di saper progettare una Citt del futuro esaltando tutte le sue qualit intrinseche Una Citt solidale aperta ad uno sviluppo compatibile governata da una politica di investimenti volti soprattutto a far crescere professionalit nelle nuove generazioni Questi i principi che hanno ispirato l azione amministrativa del nostro mandato guardando ai problemi occupazionali abitativi ai servizi per i pi piccoli e per i nostri anziani Una visione di Citt a dimensione umana a servizio dei suoi cittadini e dei suoi ospiti In tale prospettiva dovremo saper stimolare nuovi sviluppi tesi a valorizzare le risorse prettamente locali i mestieri tradizionali la cultura eno-gastronomica i siti di rilevanza storica e artistica la gestione preziosa delle aree naturali Bisogna essere capaci di coniugare i vissuti le emozioni i sentimenti il lavoro quotidiano con le bellezze del territorio Lontani da un approccio esclusivamente economico-quantitativo il nostro lavoro deve mettere in risalto l eccellenza dei sistemi simbolici culturali e creativi E in questo quadro sono importanti anche le celebrazioni e le feste come questa sia religiose sia di memoria e tradizione Nascendo nell immaterialit coinvolgono a fondo le persone e sfidando i nostri concetti di razionalit e irrazionalit riconducono a valori assoluti a volte intimi sedimentati nel tempo e rivelatori del vero cuore di una Comunit Si proprio quel cuore che solo pu condurci a slanci di altruismo e di amore verso il prossimo sia esso rappresentato da chi vicino e ha bisogno di noi sia da chi da lontano fugge miseria fame e regimi sfidando continuamente la morte in tragici viaggi della speranza Ora abbiamo il piacere di passare la parola a Mons Salvatore Palese Prof Ordinario di Storia della Chiesa e Preside della Facolt Teologica Pugliese di Molfetta Con lui studioso appassionato degli antichi avvenimenti di questa Citt cerchiamo di cogliere il contesto e i diversi sentimenti che animavano il cuore e la mente degli Otrantini in quei tragici giorni per meglio comprendere valori e ideali che motivarono con fermezza il coraggio dei nostri Martiri Dopo l intervento del Sindaco Cariddi Mons Salvatore Palese Prof Ordinario di Storia della Chiesa e Preside della Facolt Teologica Pugliese di Molfetta ha tenuto il suo discorso commemorativo

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Ultimo aggiornamento: 16/08/2011, 00:00

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