I vivaisti viticoli sostenuti dall Amministrazione comunale di Otranto alzano la voce contro le decisioni dell UE

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I vivaisti viticoli appoggiati dall Amministrazione comunale di Otranto alzano la voce contro le decisioni dell UE Ieri pomeriggio presso il Castello Aragonese si tenuto un incon

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29 Settembre 2015

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I vivaisti viticoli appoggiati dall Amministrazione comunale di Otranto alzano la voce contro le decisioni dell UE Ieri pomeriggio presso il Castello Aragonese si tenuto un incontro pubblico molto partecipato organizzato dal Consorzio Vivaisti Viticoli Pugliesi A Vi Vi P in collaborazione con il Comune di Otranto in cui si parlato dell emergenza Xylella Fastidiosa e dell allarme disoccupazione nel vivaismo viticolo Il vivaismo viticolo non pu subire il ricatto di Bruxelles il vivaismo viticolo non pu e non vuole pagare il prezzo di un braccio di ferro che vede contrapposti l UE e la nostra Regione su come contrastare la diffusione del patogeno da quarantena Xylella f ceppo Co Di Ro Sappiamo che tale patogeno pu interessare oltre all olivo anche altre numerose specie vegetali del nostro territorio ma dal 31 luglio scorso confortati dalle risultanze scientifiche dei test di patogenicit condotti per 12 mesi dal CNR di Bari abbiamo la certezza che questo terribile flagello non attacca la vite Abbiamo ascoltato e creduto con pazienza e con estremo senso di responsabilit quanti ci rassicuravano che al termine del test di patogenicit la Commissione avrebbe senza indugio provveduto ad escludere la vite dall Allegato 1 della Decisione UE 789 2015 rimediando alla clamorosa svista Ci non avvenuto La Commissione riunitasi il 17-18 settembre u s ha ritenuto di non esaminare il dossier scientifico inviato dal CNR ed ha rinviato l esame di 60gg Abbiamo immediatamente chiesto informazioni sulle motivazioni di questo ritardo sia al mondo scientifico che a quello politico e la risposta che ci stata fornita in maniera non esplicita n ufficiale ma comunque molto chiara sconcertante noi vivaisti viticoli siamo vittima di un vero e proprio ricatto che la Comunit Europea sta attuando nei confronti della Regione Puglia perch non vengono poste in essere dalla stessa e dal Commissario Straordinario tutte le misure di contenimento della diffusione del batterio da quarantena indicate dall Europa In altre parole se la Regione Puglia non si preoccupa di contenere l avanzata del batterio rimanendo immobile la Comunit Europea non ha nessun interesse ad accelerare i tempi per svincolare il vivaismo viticolo Salentino Questa cosa per noi assurda ed inaccettabile e non si posa su nessun principio di legalit noi stiamo subendo una ingiustizia clamorosa Non possiamo permettere di essere utilizzati come merce di scambio Questo colpo di scena ha disorientato gli operatori perch come sappiamo l inizio della campagna commerciale vitivivaistica ormai alle porte infatti il periodo di fine vendemmia corrisponde al momento della sottoscrizione dei contratti di vendita delle barbatelle Come sar possibile per noi sottoscrivere tali contratti con la paura di non poterli poi onorare e divenire cos inadempienti anche se per colpe non nostre Questa incertezza ha causato numerose disdette di ordini in questi ultimi giorni ed ha ulteriormente gettato nello sconforto noi vivaisti Gli scenari che si aprono ora non sono per nulla incoraggianti - le nostre aziende saranno costrette a chiudere le proprie attivit condotte con tanta dedizione sul territorio di Terra d Otranto e trasferirsi lontano da qui producendo le barbatelle in altre zone di Italia o della UE depauperando il Salento di una ricchezza pari a circa 20 milioni di euro annui che un settore trainante come il vivaismo viticolo produce e reinveste sullo stesso territorio - verr vanificato quel processo di ricambio generazionale che si sta realizzando nella categoria dei vivaisti in grado di garantire continuit nel tempo in questo comparto produttivo e quella necessaria innovazione che recupera un esperienza ormai di oltre 100 anni - perderemo sul nostro territorio le circa 70 mila giornate lavorative che noi vivaisti viticoli registriamo nelle nostre aziende ogni anno - si disperder definitivamente una storia imprenditoriale che nei decenni ha acquisito una tale specializzazione che ha fatto del vitivivaismo di Terra d Otranto uno dei poli di maggior produzione e riferimento per una quota notevole del mercato nazionale ed estero essendo tra i maggiori d Italia dopo quello del Friuli - notevoli ripercussioni negative si avranno anche sull indotto basti pensare ai numerosi fornitori studi di professionisti centri di ricerca ecc che con noi vivaisti lavorano costantemente - i titolari delle aziende vivaistiche danneggiate si vedranno costretti a perseguire le vie legali per far valere i propri diritti e chiedere tutti i danni subiti ai colpevoli di questo disastro perch ci sembra giusto che qualcuno debba pagare per questa clamorosa ingiustizia Non chiediamo sussidi o assistenza ma solo il diritto di continuare a svolgere la nostra attivit Pertanto l invito che rivolgiamo alle nostre Istituzioni politiche che hanno a cuore le sorti del nostro territorio di prendere seriamente coscienza della situazione e di impegnarsi con ogni mezzo nella ricerca di una soluzione immediata

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Ultimo aggiornamento: 29/09/2015, 07:43

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