Descrizione
Alle 19 45 le autorit civili e militari si sono date appuntamento presso il palazzo comunale e in corteo precedute dalla banda e dal gonfalone cittadino si sono recate presso il Seminario dove ad aspettarle c era l Arcivescovo mons Donato Negro e le autorit religiose Sempre in corteo le autorit tutte con in testa il sindaco Luciano Cariddi e mons Negro si sono recate nel piazzale antistante il Monumento Gli agenti di polizia municipale hanno deposto una corona di fiori sulla base del Monumento davanti alla quale il sindaco Cariddi si fermato per qualche momento Subito dopo il sindaco ha salutato i presenti E il tempo del ricordo e del dolore ma anche il tempo dell identit La presenza del martirio degli ottocento otrantini costante ad Otranto In alcune circostanze il tempo non passa e certamente il martirio di Otranto rimasto nel cuore della nostra gente La nostra una terra di comunicazione di passaggio e soprattutto di contaminazioni I segni di questa storia sono presenti nella nostra cultura ne sono testimonianza il mosaico pavimentale di Pantaleone e i resti del monastero di San Nicola di Casole Apparteniamo un po all Oriente e un po all Occidente Siamo e vogliamo sempre pi essere terra solidale e di accoglienza Il sindaco ha qui ricordato lo sbarco degli albanesi negli anni Novanta e ha sottolineato che dopo i fatti dell 11 settembre 2001 il mondo cambiato Viviamo una chiusura che ostacola il processo di integrazione fra i popoli L eccidio di Otranto non deve essere il processo per cui queste chiusure si facciano pi forti e deleterie Noi come citt dovremmo impegnarci per dare un impulso di confronto Fondamentali il dialogo la comprensione e il rispetto reciproco Il sindaco Cariddi ha poi ricordato con affetto don Grazio Gianfreda scomparso qualche mese fa Ne seguito un caldo applauso dei presenti Il sindaco ha poi presentato il relatore di quest anno il prof Salvatore Marra Ordinario di Lettere negli Istituti di Istruzione Superiore il quale ha tenuto un interessante discorso commemorativo E un grande onore per me tenere questa commemorazione ha esordito il professore Dopo essersi soffermato sul decreto papale del 6 luglio scorso inerente la possibile santificazione dei BB Martiri di Otranto il relatore ha tracciato un quadro storico dettagliato sui fatti legati alla conquista turca dei Otranto del 1480 e su ci che spinse gli ottomani a decapitare 800 idruntini Il senso pieno di quanto accaduto su questo suolo nel 1480 trova compimento nelle parole del cimatore Primaldo che disse quello che facciamo ora risponde ad una fede nella patria e in Cristo Patria come valore umano e sociale un luogo dell anima sacro pi dei limiti territoriali ma che nessuno pu prepotentemente violare Se la patria un fatto dell anima del cuore la fede non spiritualismo disincarnato E fascino di tempio che rivela che consola misterioso incontro con quella Croce testimonianza di un Dio che accoglie Per questa fede gli otrantini scelgono di morire Siamo cristiani e rimaniamo cristiani abbiamo difeso la nostra patria e ora difendiamo la nostra fede Un discorso molto sentito quello del prof Marra che ha catturato l attenzione dei tanti intervenuti alla commemorazione civile degli Eroi e Martiri caduti nel 1480