Descrizione
Otranto oggi una cittadina tranquilla che si erge lungo la costa adriatica della nostra penisola fra il verde della macchia mediterranea e il blu del mare cristallino Molti la conoscono come Porta d Oriente perch si affaccia sulle misteriose terre di levante dove vivono popolazioni che con mistici costumi e fare leggiadro e affascinante ipnotizzano da sempre tutti coloro che le osservano da lontano o che si recano in quei luoghi per ammirarne la bellezza Ma la bellezza non pu essere solo esteriore deve trapelare dall animo di ogni individuo deve trasparire dalle sue parole dalle sue azioni da tutto il suo essere La bellezza qualcosa di incredibilmente effimero che crolla come un castello di carte al primo alitare di vento Sono altri i valori che non svaniscono quali il rispetto per gli altri l attaccamento a ci che si ama la fermezza nei propri ideali e la capacit di portarli avanti sempre e comunque qualsiasi cosa accada A ciascun uomo nella vita capita almeno un ora in cui dare prova di s viene sempre per tutti A noi l hanno portata i turchi Cos Maria Corti linguista e scrittrice milanese ha esordito nella premessa del suo libro L ora di tutti nel quale racconta la vicenda dello sbarco del popolo ottomano ad Otranto nel lontano 1480 Questo episodio segn profondamente la vita di molti uomini e il loro destino Sotto la guida di Maometto II che aspirava alla conquista del Mediterraneo colmo di desiderio di grandezza i turchi cominciarono quella che fu una delle pi grandi imprese di colonizzazione della storia dell est Dopo la caduta di Costantinopoli l assedio di Rodi e la conquista della Grecia dell Albania e delle isole Ioniche questa potenza divenuta una forte compagine partendo dal porto albanese di Valona si spinse verso l Italia con il preciso scopo di attaccare l Occidente cristiano e fondare l Impero Ottomano sulle macerie del precedente Bizantino Il leader turco per realizzare il suo colossale sogno era intenzionato ad indebolire la forza del Regno di Napoli governato da re Ferrante d Aragona Per fare ci doveva individuare la testa di ponte ideale da cui poi contava di espandere il proprio dominio e iniziare l opera di scristianizzazione dell Italia Maometto II realizz che il punto di partenza sarebbe stato il Salento e pi precisamente Otranto che in quegli anni era un centro prestigioso ma debolmente difeso come scrisse Donato Moro Infatti la politica del re del regno pi a sud d Italia sottovalutava la potenza orientale legata com era ad un centralismo Mediterraneo occidentale La spedizione guidata da Gedik Achmet Pasci poteva contare sulla forza di 18 000 uomini e di numerose imbarcazioni equipaggiate accuratamente e dotate di armi sofisticate Il 28 luglio del 1480 in una calda giornata estiva alle prime luci dell alba mentre molti ancora dormivano sereni nei propri letti ignari che la loro sorte sarebbe da quel momento in poi cambiata la linea dell orizzonte a largo di Otranto apparve punteggiata da una miriade di galeoni che minacciosi si avvicinavano sempre pi alla costa Gli otrantini dapprima convinti che si trattasse di una delle tante incursioni da parte dei corsari che da sempre attaccavano le popolazioni costiere in cerca di bottino dovettero presto ricredersi e cercarono di organizzare la propria difesa come meglio poterono anche se le speranze di vittoria erano pressoch nulle Gli aiuti mandati dall esterno erano pochissimi visto che re Ferdinando riteneva improbabile un attacco in questa cittadina e gli abitanti del borgo dovettero riunire tutte le loro forze per far fronte a questa inattesa circostanza Pur mettendoci tutta la buona volont la difesa pot contare su circa 1 200 uomini armati male che paragonati alla moltitudine nemica di certo non bastavano L armata turca sbarc in un tratto di costa che si estendeva da Porto Badisco a Roca approfittando dei numerosi porticcioli di cui il litorale era ricco Man mano che gli ottomani avanzavano verso Otranto effettuavano violente scorrerie catturando uomini e donne che poi inviavano nel porto albanese dal quale erano partiti Miasmi di distruzione e di morte aleggiavano nell aria giungendo fino al cuore del Salento e portando cattivi presagi Il cerchio cominciava a restringersi e la minaccia diventava sempre pi incombente per gli abitanti di questa sfortunata cittadina che cercavano in tutti i modi di difendere ci che era loro e che tanto amavano avessero anche dovuto rimetterci la vita Ed effettivamente fu proprio cos Alcuni giorni dopo lo sbarco degli uomini dell est inizi l assedio ad Otranto Furono giorni durissimi e anche se gli animi cominciavano a scoraggiarsi i salentini continuarono imperterriti a lottare Achmet da parte sua non si aspettava di trovare una resistenza cos agguerrita Era infatti convinto di poter conquistare Otranto per via diplomatica Ma i valorosi uomini del sud morbosamente attaccati alle proprie radici non si tirarono indietro davanti al pericolo Durante la cruenta battaglia gli attacchi si susseguivano ininterrotti gli otrantini tuttavia resistevano ancora Non erano questi uomini Erano eroi E lo furono fino alla fine Il 10 agosto una data che gli idruntini ricordano con profondo rammarico Dopo un ulteriore e violenta incursione dei turchi alla citt ormai stremata questo coraggioso popolo dovette arrendersi e accettare l amara sconfitta Gli ottomani entrarono nel borgo razziando barbaramente tutto ci che incontrarono La storia ci riporta alla mente la crudelt impiegata dagli orientali nell espugnare la cittadina Essi imposero agli otrantini di rinnegare la propria religione per abbracciare il credo islamico O la conversione o la morte E in questo gli abitanti di Otranto furono davvero eroi e rimasero alla storia come tali Continuarono a difendere le proprie idee e i propri valori pagando a duro prezzo la loro scelta Sul colle della Minerva dove oggi si erge una chiesa costruita in loro memoria il 14 agosto ottocento uomini vennero decapitati e privati della vita terrena ma non di quella celeste Morirono con onore per preservare la loro fede Morirono per il loro Dio e per non tradire se stessi Gli Ottocento Martiri di Otranto servirono da esempio a molti Dopo un processo iniziato nel 1539 papa Clemente XIV nel 1771 li dichiar Beati affinch la memoria della loro fede non andasse perduta Quella fede che si ha in un Dio benigno e amorevole verso i suoi figli spesse volte persi nell oblio della vita Quando la triste notizia giunse a re Ferdinando egli si diede da fare anche se con un certo ritardo per allontanare i turchi da Otranto Chiese aiuto ad Alfonso duca di Calabria al pugliese Giulio Antonio Acquaviva e al Papa che non gli negarono il loro appoggio Un esercito moderno e agguerrito part alla volta della cittadina salentina e nel settembre del 1481 i turchi furono spodestati e definitivamente sconfitti batterono la ritirata Successivamente il sovrano del Regno di Napoli provvide a rafforzare le citt salentine con massicci castelli e robuste mura Fece inoltre costruire 58 torri inespugnabili lungo il litorale In lui si era fatta strada la consapevolezza che la difesa del lembo salentino costituiva la salvaguardia del regno meridionale Gi una volta aveva agito con leggerezza e per questo molte persone avevano perso la vita In occasione del V centenario del sacrificio degli Ottocento il 5 ottobre del 1980 papa Giovanni Paolo II giunse ad Otranto dove celebr una Messa solenne nella cui omelia egli pronunci Il Martirio una grande prova dell uomo la prova della dignit dell uomo al cospetto di Dio stesso Il 6 giugno scorso la Sala Stampa vaticana ha diffuso un importante notizia dopo un udienza privata fra papa Benedetto XVI e il cardinale Jos Saraiva Martins prefetto della Congregazione delle cause dei santi i Beati Martiri di Otranto presto saranno proclamati Santi Il pontefice ha autorizzato il dicastero vaticano alla promulgazione del decreto riguardante la santificazione degli 800 otrantini Nulla accade per caso Ogni gesto ogni respiro ogni azione fa parte di un disegno Ogni uomo va incontro al suo destino Un destino che ha gi la sua storia e una storia che intessuta da tanti destini Il mio il vostro e il loro Quello degli Ottocento eroi che hanno fatto di un piccolo paese un grande paese Di un piccolo esercito una grande compagine sorretta dall amore per la propria religione e per la propria terra Dall amore per un Dio che infine li ha salvati PROGRAMMA Manifestazioni religiose 9679 13 agosto ore 22 00 sul colle del Martirio veglia diocesana di preghiera presieduta sa S E Mons ARCIVESCOVO 9679 14 agosto in Cattedrale celebrazione SS Messe ore 7 00-8 30-10 00-18 00 Ore 11 00 Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S E Felice DI MOLFETTA Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano con la partecipazione dell Arcivescovo Mons Donato NEGRO e di S E Mons Vincenzo FRANCO Arcivescovo emerito di Otranto del Capitolo della Cattedrale del Presbiteri Religiosi dell Arcidiocesi e del Seminario Arcivescovile I canti liturgici saranno curati dal Coro Diocesano Ore 19 30 processione cittadina presieduta da Mons ARCIVESCOVO con l Urna delle Reliquie dei Beati Martiri recata a spalle dai rev mi Presbiteri diocesani giovani e con la partecipazione del Sindaco delle Autorit civili e militari Manifestazioni civili 9679 13 agosto ore 20 00 Piazzale degli Eroi commemorazione civile degli Eroi e Martiri Otrantini caduti nel 1480 Dopo il saluto del Sindaco Dott Luciano CARIDDI il Prof Salvatore MARRA Ordinario di Lettere negli Istituti di Istruzione Superiore terr il discorso commemorativo 9679 13 e 14 agosto Premiato Gran Concerto Bandistico CITTA DI RACALE Maestro e Direttore Prof ssa Anna CIACCA Grande Orchestra CITTA DI BRACIGLIANO Sa Maestro Direttore e Concertatore Prof Gerardo GAROFALO 9679 14 agosto dopo la mezzanotte alle ore 01 30 circa spettacolo pirotecnico a cura delle Premiate Ditte FRANCESCO MEGA di Scorrano e STAR LIGHT di LAURETTI da Carmiano