Descrizione
Veniamo coinvolti per la prima volta con la riunione convocata presso il Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri il prossimo 2 marzo sulla vicenda del gasdotto TAP il cui approdo previsto sulla costa di San Foca Sino ad ora ho sempre cercato di evitare di entrare nel merito della questione per un senso di rispetto istituzionale nei confronti degli amministratori di Melendugno direttamente interessati all iter autorizzativo del progetto di questa infrastruttura energetica Ma ora siamo chiamati a rappresentare formalmente la posizione dell Amministrazione Comunale di Otranto nella procedura amministrativa attivata in quanto potenziale sito alternativo insieme ad altre localit per l approdo di TAP e quindi credo sia giusto e doveroso rendere esplicito il nostro punto di vista sulla questione Occorre tenere presente che sulla costa di Otranto approda gi l elettrodotto Italia-Grecia e che insiste la richiesta di approdo del progetto del gasdotto IGI Poseidon il quale ha ottenuto nel 2011 l autorizzazione unica ministeriale per essere realizzato La societ nel frattempo ha acquisito la concessione delle aree demaniali marittime e in questi giorni ha formalizzato la relativa immissione in possesso Un progetto dunque che ad oggi risulta essere attivo e cantierizzabile in qualsiasi momento lo decidesse l azienda proponente E vero che tale gasdotto prevedeva originariamente per il proprio approvvigionamento il gas dell Azerbaijan successivamente accordato al gasdotto TAP ma nel frattempo abbiamo notizia che IGI Poseidon stia tessendo rapporti commerciali per acquisirsi il gas proveniente da Israele e Cipro Ci porterebbe a pensare che questo progetto non sia perito e cos ci troveremmo a vivere l assurdo di dover ospitare sulla nostra costa nello stesso luogo se TAP dovesse approdare ad Otranto o al pi ad una breve distanza di circa 20 km se TAP dovesse approdare a San Foca ben due gasdotti Da cittadino di questa terra e da rappresentante delle istituzioni credo che in tal caso si debba parlare di totale fallimento e di incapacit politica da parte dei nostri governanti Mi riferisco nello specifico al governo nazionale e a quello regionale pugliese i quali evidentemente non hanno saputo gestire le politiche legate all infrastrutturazione energetica Percepiamo un totale abbandono a noi stessi chiamati quali piccole municipalit a dover valutare e decidere in solitudine e con una posizione molto debole su un tema di rilevanza strategica internazionale dove si lascia fare voce grossa ai gruppi imprenditoriali privati i quali fanno prevalere soprattutto le ragioni dei propri interessi economici Noi crediamo che ci si sarebbe dovuti adoperare a livello nazionale e regionale innanzitutto con una pianificazione preventiva che stabilisse quante e quali infrastrutture energetiche ospitare sul nostro territorio e dove farle approdare con il minor impatto anche perch da tempo sono conosciute le mire di diverse multinazionali sulla nostra costa Negli uffici dell Assessorato regionale per lo Sviluppo Economico esposto da diversi anni un pannello indicativo di una serie di infrastrutture energetiche elettrodotti gasdotti oleodotto provenienti da est e che puntano tutte sul tratto di costa tra Otranto e Brindisi Nel merito delle proposte progettuali che ci riguardano devo rilevare tuttavia un diverso atteggiamento tenuto dalle due societ proponenti Nella procedura che ci ha coinvolti con l approdo otrantino del gasdotto IGI Poseidon siamo stati partecipi e attori attivi sin dall inizio d altronde impensabile che qualcuno arrivi su un territorio senza verificare preliminarmente una disponibilit di dialogo nella comunit locale Ci ci ha permesso di incidere positivamente non poco sulle soluzioni finali di progetto avendo valutato attentamente coadiuvati anche da nostri consulenti esperti tutti i possibili impatti che l opera pu produrre da quello sulla salute dei cittadini all impatto paesaggistico dal pericolo di incidenti all impatto psicologico data anche la vocazione turistica di Otranto e con senso di responsabilit abbiamo convenuto insieme agli altri Enti chiamati a decidere di poter approvare il progetto del gasdotto IGI Poseidon Sul percorso realizzato da TAP invece qualche dubbio sorge sia per la procedura politico-amministrativa seguita che per le soluzioni progettuali adottate Da una comparazione tecnica di cui disponiamo si evidenzia il notevole maggiore impatto del progetto TAP rispetto al progetto IGI Poseidon e gi questo ci lascia non poco perplessi dal momento che si tratta di due infrastrutture immaginate per portare da noi lo stesso gas per cui non si spiegano tali sostanziali differenze nelle opere da realizzare per i due gasdotti Per ci che concerne la gestione dei rapporti e il coinvolgimento del territorio mi sembra di poter affermare che l approccio non sia stato felicissimo da parte dei rappresentanti di TAP improntato sin dall inizio come a voler intraprendere un vero e proprio braccio di ferro con le autorit locali Spero a questo punto che si voglia provare finalmente ad essere tutti un po pi razionali e seri cercando di giungere ad una soluzione che garantisca da un lato l infrastrutturazione energetica indispensabile per il Paese vista anche la crisi dei rapporti internazionali in quei Paesi nostri maggiori fornitori di gas Russia e Paesi del Nord Africa e dall altro la salvaguardia ambientale delle nostre coste In tal senso ritengo che soprattutto chi ha la responsabilit e il potere di incidere sulle decisioni debba adoperarsi quanto meno per indurre le due societ proponenti a dialogare tra loro e trovare la soluzione per realizzare un unico gasdotto e che questo risponda il pi possibile a soluzioni tecniche di impatto minimo In questo modo forse da rappresentanti politici dei diversi livelli istituzionali riusciremmo a dimostrarci agli occhi delle nostre comunit finalmente pi responsabili e consapevoli delle scelte assunte sui territori