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Nuova vittoria del Comune dopo quello archeologico il Tar annulla anche il decreto di vincolo storico-monumentale nella baia del porto

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Il Tar Puglia Sezione I di Lecce pres Cavallari est Viola ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Otranto contro il decreto di vincolo indiretto sull area demaniale

Data:

17 Dicembre 2011

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Il Tar Puglia Sezione I di Lecce pres Cavallari est Viola ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Otranto contro il decreto di vincolo indiretto sull area demaniale marittima prospiciente il centro antico di Otranto imposto dal Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia su segnalazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici Con tale decreto emanato ai sensi dell art 45 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio era stata vietata nell intera baia di Otranto ed in particolare nell area portuale la costruzione a mare di ogni nuova opera che potesse alterare la visuale prospettica da mare dei monumenti quali il Castello il Fortino Casamatta la Cattedrale Le Mura Idrusa il Fortino sulla Riviera degli Haethey e la Torre del Serpe rimanendo consentite esclusivamente la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere gi presenti nello specchio d acqua purch non avessero determinato aumento di volumi e o previsto inserimento di impianti che potessero alterare la visuale prospettica da mare dei monumenti citati Il Comune di Otranto non ha condiviso il decreto e ha deciso di impugnarlo incaricando del ricorso al Tar l Avv Mauro Finocchito che gi aveva assistito vittoriosamente l Amministrazione Comunale nel giudizio sul vincolo archeologico imposto poco prima sempre dal Direttore Regionale sulla stessa area del fronte mare cittadino Il vincolo storico-monumentale avrebbe comportato effetti ancora pi seri e compromettenti Se fosse stato confermato infatti esso avrebbe potuto inibire per il futuro la realizzazione di qualsiasi nuova opera nella baia Facilmente intuibili quindi gli effetti preclusivi che avrebbe potuto determinare sull iter approvativo del progetto del nuovo porto turistico giunto frattanto ad uno stadio avanzatissimo nella procedura di approvazione Proprio con riferimento a tale ultima opera nel proprio ricorso al Tar il Comune aveva sottolineato anzitutto la singolare coincidenza temporale del decreto di vincolo con l avvio della conferenza di servizi per l approvazione del nuovo porto turistico come mai ha domandato retoricamente il comune solo ora a ben 74 anni dal primo decreto di tutela diretta quello sulle antiche Mura Idrusa del 1937 e dopo 21 anni dall ultimo quello sul Fortino Casamatta del 1990 si ritenuta opportuna l imposizione di un vincolo indiretto su tutto il tratto di mare antistante la Citt che all epoca dei vincoli diretti e per diversi anni sino ad oggi non stato reputato necessario Dopo avere evidenziato tali singolari coincidenze il Comune ha contestato in particolar modo il metodo con cui la Soprintendenza era addivenuta all imposizione del vincolo dall alto totalmente prescindendo da qualsiasi considerazione dei tantissimi ulteriori interessi di diversa natura ma pur essi meritevoli di tutela - legati all attivit portuale mercantile commerciale diportistica e militare ed a tutto l indotto che attorno ad essa gravita Nel proprio ricorso il Comune premette di concordare sul fatto che l interesse alla tutela paesaggistica ed ambientale debba ritenersi preminente in ragione della rilevanza costituzionale dello stesso e si dichiara perfettamente d accordo con la previsione di adeguati strumenti di tutela che salvaguardino beni di importanza incommensurabile per il territorio quali le mura antiche la Torre Matta la Torre del Serpe la Cattedrale sottolinea tuttavia che in un cos ampio e particolare contesto territoriale qualsiasi provvedimento adottando debba preliminarmente farsi carico di ponderare adeguatamente tutti gli ulteriori interessi in gioco alcuni dei quali - anch essi - di rilevanza costituzionale si pensi ad esempio alle ragioni di tutela della sicurezza e della pubblica incolumit che normalmente sottendono la realizzazione di opere portuali di protezione o alle funzioni anche militari svolte all occorrenza nel Porto di Otranto ponendoli in comparazione con quelli ritenuti a fondamento della misura di tutela paesaggistica In tale logica la tutela degli interessi culturali ed architettonici non incompatibile con progetti di sviluppo sostenibile quali quelli del nuovo porto turistico i quali lungi dal comprometterne la godibilit estetica e la fruizione pratica possono anzi contribuire a valorizzarli In definitiva per il Comune certamente giusto che la Soprintendenza interferisca sulla progettazione di nuove opere all interno della baia ed indichi le soluzioni tecniche che a suo parere salvaguardino e valorizzino al meglio i beni monumentali visibili dalla costa sicuramente sbagliato invece calare dall alto vincoli che come quello di specie - vietino a monte qualsiasi tipo di intervento a prescindere dalla sua concreta incidenza sul contesto territoriale preesistente La necessit di contemperare tutte tali esigenze avrebbe dovuto suggerire all allora Direttore il ricorso allo strumento specifico del piano paesaggistico di cui all art 143 e non il decreto di vincolo indiretto di cui all art 45 D Lgs n 42 04 atteso che il primo a differenza del secondo presuppone un tavolo preliminare di concertazione al quale devono poter sedere insieme con la Soprintendenza tutti gli altri soggetti portatori di interessi qualificati nel contesto marino e territoriale di riferimento Il Tar ha condiviso le ragioni esposte al riguardo dal difensore del comune Nella sentenza del Tar si legge infatti che Nella vicenda che ci occupa appare immediatamente evidente come l area vincolata sia caratterizzata dalla presenza di una tale quantit di interessi in primo luogo legati alla portualit mercantile turistica e militare ma in buona sostanza incidenti sull intera vita sociale ed economica della cittadina che oltre a non essere stati in alcun modo considerati nelle valutazioni prodromiche all imposizione del vincolo non possono trovare ancora pi in radice adeguata considerazione nel meccanismo di imposizione del cd vincolo indiretto previsto dall art 45 del d lgs 22 gennaio 2004 n 42 che per effetto della sua stessa origine storica non pu assicurare adeguata considerazione ad interessi diversi da quelli riportabili alla ristretta logica proprietaria ma che al contrario possono trovare valutazione e composizione attraverso il ricorso al diverso strumento del piano paesaggistico In buona sostanza pertanto si tratta di fattispecie l imposizione di un vincolo di tutela sull intera prospettiva a mare di una cittadina che importa necessariamente la considerazione di tutta una serie di interessi pubblici e privati che sono strutturalmente incompatibili con la logica propria del cd vincolo indiretto previsto dall art 45 del d lgs 22 gennaio 2004 n 42 e che al contrario possono trovare adeguata composizione nel procedimento caratterizzato da pi ampi meccanismi partecipativi della cd programmazione paesaggistica Il ricorso deve pertanto essere accolto e deve essere disposto l annullamento del decreto di vincolo indiretto impugnato dall Amministrazione comunale di Otranto Esprimiamo soddisfazione per il risultato ottenuto in quanto ci consentir di continuare a portare avanti la nostra programmazione tesa allo sviluppo della portualit turistica di cui la Citt ha fondamentale bisogno dichiara il sindaco Luciano Cariddi Proprio nei prossimi giorni verr pubblicata la gara per l affidamento dei lavori relativi al porto interno mentre a gennaio 2012 fissata la riunione della conferenza dei servizi per l approvazione del progetto del nuovo porto esterno Non contestiamo affatto le esigenze e le opportunit di tutela dei beni monumentali predetti quanto piuttosto le modalit generiche ed indiscriminate di imposizione del vincolo non correlate ai singoli beni ma esteso ancora una volta ad un tratto di mare enorme e sproporzionato rispetto alle effettive esigenze di tutela scevre da qualsiasi considerazione di tutti gli ulteriori interessi di diversa natura gravitanti sull area portuale ed all interno della baia Inoltre non escludiamo di aprire un nuovo confronto con la Soprintendenza nel reciproco rispetto dei ruoli istituzionali teso ad individuare le soluzioni necessarie per tutelare i luoghi senza vessare inutilmente l iter procedurale legato ad alcune attivit e agli interventi portuali compatibili che si vogliono realizzare ad Otranto conclude il primo cittadino

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Ultimo aggiornamento: 17/12/2011, 00:00

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