Descrizione
Il 4 gennaio scorso all et di 94 anni si spento mons Grazio Gianfreda parroco storico della Cattedrale di Otranto dal lontano 1956 al 1988 Oggi ricorre quindi il 1 anniversario della sua scomparsa e tutta la Citt vuole ricordarlo con una cerimonia che si svolger nel pomeriggio Alle 17 30 nel duomo otrantino si terr la Santa Messa di suffragio celebrata da S E Rev ma Mons Donato Negro Arcivescovo della Citt dei Martiri A seguire una conferenza di Mario Signore docente presso l Universit di Lecce e subito dopo un concerto Nato a Collepasso il 20 aprile del 1912 don Grazio era un istituzione per gli otrantini vista la sua esperienza non solo come sacerdote ma anche come studioso della storia e della cultura idruntina e salentina A lui si devono infatti oltre trenta pubblicazioni a partire dal 1965 Trascorreva lunghe ore seduto alla sua scrivania nella sagrestia della Cattedrale a studiare scrivere e ad illustrare ai turisti in visita il mosaico di Pantaleone e le sue molteplici simbologie Tanti hanno dato la giusta importanza ai suoi lavori e alle sue ricerche a tal punto che la sua presenza era richiesta ovunque si parlasse del mosaico otrantino e del suo forte legame con la cultura euromediterranea Mons Gianfreda tra l altro ha preso parte come relatore a diversi convegni Universit di Zurigo e Universit di Oxford e ha partecipato a non pochi seminari in Centri Studi italiani ed esteri Era anche un giornalista pubblicista e collaborava con alcune riviste Nonostante la sua veneranda et continuava a celebrare la Messa ed era sempre presente alle funzioni pi importanti Anche dopo aver passato il testimone come parroco a don Pietro egli rimasto nella sua Cattedrale con i piedi ben piantati sul suo mosaico perch tutto ci era la sua vita L Amministrazione Comunale ricorda con commozione e ammirazione don Grazio cos come tutta la cittadinanza otrantina Sar difficile dimenticare una persona come lui bisogner abituarsi a non vederlo pi chino sui suoi fogli in sagrestia L augurio che ci facciamo che Otranto e tutto il Salento possa avere altri uomini come mons Gianfreda che facciano la differenza in un mondo forse troppo approssimativo