Descrizione
Ieri alle 18 00 presso la Sala Rettangolare del castello di Otranto stato presentato il libro Sallentum a Salo della prof ssa Rita Auriemma docente di Archeologia Subacquea presso il Dipartimento di Beni Culturali dell Universit di Lecce Tale iniziativa collegata alla manifestazione Alba dei Popoli e doveva rientrare nella mostra di archeologia subacquea allestita nei locali del castello evento che poi per una serie di motivazioni non si potuto realizzare almeno per quest anno Il testo della prof ssa Auriemma a onor del vero stato pubblicato circa due anni fa ma non finisce di sorprendere Infatti frutto di un lavoro decennale di ricerca rappresenta una mappa dei ritrovamenti subacquei nel Salento accrescendo il gi tanto ricco patrimonio storico di questa terra La presentazione iniziata con un introduzione e con i saluti di Elio Paiano uno degli organizzatori dell Alba dei Popoli La parola poi passata alla prof ssa Auriemma la quale attraverso l ausilio di alcune schede proiettate su un maxi schermo ha raccontato la storia del suo libro anticipando che gi in progetto un altro volume di approfondimento I nostri mari nascondono tesori preziosi quali relitti di navi vasellame oggetti di vario tipo tutti elementi che ci permettono di conoscere meglio le nostre radici e la nostra identit Nell ottica di rilettura del paesaggio costiero ha detto l Auriemma ci siamo mossi in un angolazione privilegiata con uno sguardo dal mare La terra vista dal mare si percepisce in una altro modo E stato un tentativo di leggere insieme questo paesaggio nella sua completezza La ricerca subacquea ha un alto tasso di imprevedibilit mareggiate che coprono e che scoprono quindi una ricerca faticosa In questa sede mi soffermer soprattutto a mostrarvi il corpus dei relitti e delle loro merci che vivono negli abissi salentini Non tutti ovviamente perch sono veramente tanti Ho preso in esame gli ultimi due secoli della Repubblica primo e secondo secolo a C periodi di maggiore traffico commerciale e militare La prof ssa Auriemma ha poi iniziato una carrellata dei siti pi rappresentativi da questo punto di vista soffermandosi sul relitto di Santa Caterina di Nard dove stato rinvenuto uno scafo ben conservato delle anfore vinarie di varie dimensioni di tipo greco-italico e del vasellame da mensa databili tra la met e la seconda met del II secolo a C Il sito stato oggetto di numerosi saccheggi di anfore che ora fanno parte di collezioni private Si parlato anche del relitto di Porto Badisco scoperto negli anni 70 oggetto del primo scavo subacqueo in Puglia Il carico rappresentato da quattro grandi macine biconiche in pietra lavica e anfore vinarie e olearie di produzione brindisina Purtroppo nel sito rimane oggi ben poco Rinvenimenti lungo le coste salentine ha spiegato l Auriemma hanno permesso di arricchire e precisare il quadro del commercio di vino sfuso di minor pregio e pi largo consumo trasportato dalle navi con dolia grandi contenitori di cui alcune imbarcazioni erano provviste I numerosi documenti fotografici prodotti e presentati dalla prof ssa dell ateneo leccese hanno fatto s che i presenti potessero ammirare i tanti reperti rinvenuti nelle acque salentine Certamente un grande lavoro di ricerca presente a monte della pubblicazione un lavoro che avr dei risvolti nel futuro partendo dal nostro passato