Descrizione
29 marzo seconda giornata del convegno internazionale di studio La conquista turca di Otranto Altra location di tutto rispetto Palazzo del Principe a Muro Leccese Il seminario ha avuto inizio alle 10 15 con il saluto del sindaco di Muro Antonio De Iaco il quale ha dato il benvenuto a tutti i convenuti Salvatore Negro vice presidente del Consiglio provinciale e membro della Commissione Cultura della Provincia di Lecce ha poi preso la parola portando il saluto del presidente Giovanni Pellegrino e di tutta l amministrazione provinciale La Commissione Cultura evidenzia l importanza di questo convegno e ne sottolinea l alto valore culturale ha dichiarato l arch Negro Il convegno il segnale di una politica culturale tra Provincia enti e territorio Subito dopo l intervento del prof Paul Arthur dell Universit di Lecce il quale ha presentato la sua relazione dal titolo Testimonianze archeologiche della presenza turca in Terra d Otranto Si conosce poca evidenza materiale per quanto riguarda i turchi e il Salento ha affermato Otranto il centro dove l archeologia ha trovato pi dati pochi dei quali sono editi Tra le altre cose sono state rinvenute tombe islamiche probabilmente quelle dei soldati morti nella cittadina in quegli anni Anche gli scavi eseguiti a Muro Leccese negli ultimi sette anni hanno portato alla luce molti oggetti interessanti ricollegabili al popolo ottomano infatti i turchi arrivarono a Muro e saccheggiarono il convento di S Zaccaria La parola poi passata al prof Klaus Kreiser gi Ordinario di Lingua Cultura e Storia turca nell Universit di Bamberg Germania Visiting Professor a Istanbul Parigi e Chicago uno dei maggiori turcologi europei autore di numerose pubblicazioni sulla storia della Turchia La conquista turca di Otranto nella cronaca Kemalpascia-Z 257 de stato l argomento da lui proposto Lo storico turco Kemalpascia-Z 257 de da pi di duecento anni ha suscitato l interesse degli studiosi ottomani ma le sue cronache non sono n l inizio n la conclusione della storiografia turca ha chiarito il professore I dieci quaderni tuttavia costituiscono i documenti pi importanti della storiografia imperiale ottomana nella prima met del Cinquecento Le cronache contengono anche brani di attivit pacifiche del sovrano e non rinunciano ai raffinati mezzi stilistici della letteratura rime interne metafore ecc Dopo una breve pausa il seminario ripreso con il prof Ermanno Orlando dell Ateneo veneziano il quale ha relazionato su Venezia e la conquista turca di Otranto La questione del grande rifiuto della responsabilit e del grado di coinvolgimento di Venezia nella conquista ottomana di Otranto occupa da pi di un secolo gli storici in appassionati dibattiti Sin dalla prima proposta avanzata a Venezia di una sua partecipazione all invasione delle coste italiane e dalla stessa respinta il contegno della Serenissima era stato improntato alla massima accortezza e prudenza il caposaldo era rimasto il rispetto pieno e tassativo degli accordi di pace e amicizia stabiliti con l impero turco nel gennaio del 1479 L incidente di Otranto aveva in qualche modo rappresentato per Venezia un occasione di bilanciamento e di controllo della potenza concorrente e un felice pretesto per ridimensionare le ambizioni egemoniche di Ferrante e smorzarne le velleit espansionistiche Intorno alle 12 00 il prof Francesco Somaini docente dell Universit di Lecce ha parlato de La Curia romana e la conquista turca di Otranto e con la sua relazione si conclusa la mattinata Intorno alle 16 00 dopo la pausa-pranzo il prof Giancarlo Andenna Ordinario di Storia medievale nell Universit Cattolica di Milano uno dei migliori conoscitori della Storia medievale italiana tra Nord e Sud gi Ordinario di Storia medievale nell Universit di Lecce Direttore di Centri di ricerca sulla storia degli Ordini religiosi ha catturato l attenzione di tutti i presenti con le sue Testimonianze lombarde sulla conquista turca di Otranto Si tratta di ricostruire quanto avvenuto in quei lontani giorni ha detto il prof Andenna inserendolo in una dimensione cronologica e in un contesto storico pi vasti Ma cosa successo ad Otranto e nel Salento in quell estate del 1480 Per saperlo utilizzeremo i dispacci ufficiali degli ambasciatori presenti a Napoli dai quali emerge in modo chiaro che i fatti furono determinati dalla congiuntura politica del momento in cui si intrecciarono le esigenze espansionistiche dell impero turco di Maometto II con le complesse situazioni diplomatiche e politiche degli stati regionali italiani in forte tensione tra loro La rivalit esistente tra Napoli e Venezia e la posizione papale contraria a Firenze determinarono il disinteresse di re Ferrante per il settore salentino che fu preso di mira dai contingenti ottomani Le fonti diplomatiche inoltre escludono che il massacro dei cittadini sia avvenuto per ragioni religiose ha concluso il professore ma accreditano la tesi del terrorismo nei confronti delle popolazioni locali per poterle sottomettere pi rapidamente Successivamente il prof Bruno Figliuolo dell Ateneo di Udine ha illustrato la sua relazione su le Novit documentarie sulla conquista di Otranto L unica fonte che ci restituisce il ritmo la serialit quella diplomatica Altro carattere essenziale quello dell oggettivit Quando gli ambasciatori nelle fonti ci raccontano ci che successo per obblighi del mestiere vediamo le varie stratificazioni della notizia La storia di Otranto va riscritta non perch questi documenti debbano necessariamente sconvolgerla ma perch essi vanno comunque analizzati e presi in considerazione Il professore Figliuolo ha svolto un approfondita ricerca sul fondo di Napoli volta ad individuare gli atti che parlano di Otranto nel periodo dell invasione turca Dall inventario completo da lui stesso stilato sono emersi dati interessanti 4000 lettere presenti a Modena e a Mantova 45 documenti nell Archivio di Stato di Siena 101 documenti a Firenze 1226 documenti a Milano Alle 17 30 stato il turno del prof Kristjan Toomaspoeg docente presso l Universit di Lecce il quale ha affrontato l argomento La partecipazione europea alla riconquista di Otranto La guerra di Otranto inquadrata in un epoca in cui si utilizzavano i mercenari reclutati in terra aragonese in Svizzera in Piccardia in Inghilterra in Germania in Ungheria e in Italia Combattere i turchi era un affare di stato e comportava poche iniziative private Molti coloro che parteciparono alla guerra senza essere stati chiamati e senza essere pagati Subito dopo il prof Vincenzo Scarpello dell Universit Cattolica di Milano ha parlato de La partecipazione europea alla riconquista di Otranto Nel suo intervento ha evidenziato gli aspetti storico-militari della conquista turca di Otranto e della risposta della Lega costituita da Sisto IV nell ottica dei nuovi indirizzi di studio delle istituzioni militari ottomane ed aragonesi L analisi della composizione dei diversi eserciti fa emergere come la campagna militare di Otranto abbia costituito un passaggio rilevante nelle concezioni orceometriche di architettura militare di strategia terrestre e navale e di approccio strategico in senso lato di entrambe le parti in lotta e come la tattica di una parte abbia influito sulle future scelte strategiche dell altra La guerra di Otranto rientra a pieno titolo nel tormentato rapporto con l Impero Ottomano e nella fase culminante di un processo espansionistico coincidente con il regno di Maometto II L ultimo intervento di questa seconda giornata stato quello della prof ssa Carolina Belli docente presso l Universit Suor Orsola Benincasa di Napoli La professoressa Belli ha parlato de La traslazione di reliquie dei Martiri di Otranto a Napoli Le ultime due giornate del seminario internazionale La conquista turca di Otranto 1480 tra storia e mito si svolgeranno oggi e domani nel Castello di Otranto