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Terza giornata del convegno La conquista turca di Otranto nel castello otrantino

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30 marzo terza giornata del convegno internazionale di studio La conquista turca di Otranto La Sala Triangolare del castello aragonese di Otranto con video proiezione anche nella Sala

Data:

31 Marzo 2007

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Descrizione

30 marzo terza giornata del convegno internazionale di studio La conquista turca di Otranto La Sala Triangolare del castello aragonese di Otranto con video proiezione anche nella Sala Rettangolare ha ancora oggi ospitato il prestigioso convegno che vede la partecipazione di relatori provenienti da cinque paesi La mattinata si aperta alle 9 00 con la relazione Crociata e anticrociata nella letteratura umanistica del prof Francesco Tateo gi Ordinario di Letteratura e Preside della Facolt di Lettere e Filosofia dell Universit di Bari autore di studi fondamentali sulla cultura dell Umanesimo La spedizione militare ridiventa un pellegrinaggio ha detto il professore una discesa all inferno per salire alla gloria del paradiso Il fondo crociato degli umanisti palesava due modi secondo i quali muoversi la conversione e il dialogo Il prof Tateo si poi soffermato a parlare del poeta ferrarese Girolamo Castelli Successivamente i presenti hanno avuto modo di ascoltare l interessante relazione della prof ssa Gabriella Albanese docente dell Universit di Pisa dal titolo La storiografia umanistica e l avanzata turca dalla caduta di Costantinopoli alla conquista di Otranto Tra la caduta di Costantinopoli e la conquista turca di Otranto intercorrono circa trent anni ha spiegato la professoressa Anche se manca un esame storiografico sulla caduta di Negroponte possibile tentare alcune considerazioni Questo fatto sollecit l impegno di scrittori soprattutto veneti Frequenti il genere lamento storico e poemetto storico Ci fu inoltre una tendenza a minimizzare l episodio otrantino Subito dopo la parola passata alla prof ssa Sondra Dall Oco dell Ateneo leccese con Il De Bello Hydruntino di Giovanni Albino narrazione storica e tradizione classica Albino testimone dell ultima fase della guerra di Otranto e un manipolo di lettere e istruzioni ne sono la riprova Albino sceglie Livio e Cicerone come modelli e non perde mai di vista il suo eroe il duca Alfonso La guerra otrantina retoricamente rappresentata come uno scontro tra barbari e cristiani Albino descrive la natura barbarica del popolo turco e il suo grande senso della disciplina Inoltre afferma che la strage compiuta dagli ottomani sia stata anticipata da una serie di episodi fuori dal normale terremoti lacrimazione di una statua della Madonna e la morte di un sacerdote dopo essere stato sbranato da un lupo Intorno alle 11 00 una breve pausa e poi gli interventi sono ripresi con Il De Oppressione Ydrontine Civitatis di Giovanni Ludovico Vivaldi della prof ssa Silvana Arcuti docente presso l Universit di Lecce Nella prima parte il Vivaldi ricorda il valore di alcuni condottieri Mario Torquato Scipione ecc e delle tante fanciulle cristiane che seppero affrontare le torture e gli estenuanti interrogatori Nella seconda parte dell opera si sofferma invece a descrivere gli avvenimenti il saccheggio della citt il sacrificio del vescovo i turchi nella Cattedrale Formula poi 18 ragioni argomentazioni per dimostrare che Dio dettato dall amore e dalla giustizia Non fa per cenno agli Ottocento Martiri piuttosto richiama l attenzione sugli eccidi nelle strade La descrizione della battaglia il cardine di tutta l opera si ha quasi l impressione leggendo di assistere in diretta alla battaglia La conquista turca di Otranto il problema delle fonti salentine stato il tema trattato dal prof Hubert Houben docente presso l Universit di Lecce e coordinatore scientifico del convegno Il riesame delle fonti salentine sulla conquista turca di Otranto del 1480 ha portato ai seguenti risultati ha asserito il prof Houben il testo di ms Casanatense 2350 e Rifacimento Otrantino sono in verit pi tarde e comunque non anteriori al Seicento Rimane come testo pi vicino agli eventi la Informatione del 1539 da un esame incrociato delle fonti salentine con altre testimonianze risulta che la conquista della citt avvenne il venerd 11 agosto 1480 e il giorno seguente sabato 12 agosto l uccisione dei circa ottocento otrantini il Maestro Grimaldo diventa a partire dal Marziano 1583 Antonio Primaldo la leggenda del capitano rimasto in piedi A Primaldo appare nelle fonti scritte per la prima volta nel Marziano 1583 mentre quella del boia turco convertitosi al cristianesimo e perci impalato appare invece per la prima volta nel De Araujo 1631 L ultimo intervento della mattinata stato quello del prof Giancarlo Vallone dell Ateneo di Lecce il quale ha relazionato su La formazione di un mito l arcivescovo Agricoli nelle fonti salentine La scoperta da documenti vaticani e salentini che il vero nome dell arcivescovo martire d Otranto non Stefano Pendinelli come una tradizione dura a morire pretende ma Stefano Agricoli consente una rilettura pi attenta sia della documentazione sull evento otrantino sia soprattutto una stratigrafia della letteratura cinquecentesca e seicentesca del suo obiettivo agiografico e della sua rispondenza a fonti non sospette Dopo la pausa per il pranzo il seminario di studio ripreso alle 16 30 con il prof Gert Melville Ordinario di Storia medievale nell Universit di Dresda Direttore di Centri di ricerca sulla Storia comparata degli Ordini religiosi nelle Universit di Dresda e di Eichst tt Nella sua relazione L immagine dei turchi in Occidente ha descritto tre cronache medievali sui turchi redatte in Occidente Non deve stupire che si cercasse di ottenere nozioni sull impero ottomano Prigionieri di guerra avventurieri legati spie erano gli informatori e da loro si potevano ottenere importanti informazioni E toccato poi al prof Ferdinand Opll prof straordinario di Storia medievale Direttore dell Archivio di Stato di Vienna e di un istituto di ricerca Ludwig-Boltzmann-Institut sulla storia della citt Vicepresidente della Commission international pour l histoire de ville Commissione internazionale per la storia della citt presentare il suo intervento su Gli assedi turchi a Vienna e la memoria collettiva della citt Alla luce dei due avvenimenti particolarmente significativi della storia viennese gli assedi turchi del 1529 e del 1683 si intende dimostrare secondo quali modalit ed in quale sequenza temporale questi avvenimenti abbiano avuto accesso nella memoria collettiva della citt I fenomeni sono trattati in cinque punti conseguenze politico-economiche provvedimenti pubblici specifici miranti a rafforzare una cultura del ricordo il ruolo dei mezzi di informazione e delle opere d arte riferimenti ai turchi nella cultura popolare il ruolo della ricerca storica nella costruzione di una cultura del ricordo A seguire una breve pausa e poi la ripresa con la relazione del prof Mario Spedicato dell Universit di Lecce su Il mito di Otranto prima e dopo Lepanto Lepanto per alcuni stato un episodio militare di scarsa importanza ma per altri ha rappresentato uno strumento propagandistico e ideologico di portata eccezionale Lepanto risveglia e alimenta il mito di Otranto e sviluppa una letteratura particolare Nel primo Seicento il genere maggiormente realizzato per diffondere il mito otrantino quello della tragedia Nel secondo Seicento due autori andrebbero riletti Francesco Antonio Capano e Pompeo Gualtieri L ultimo intervento della terza giornata del seminario stato Il culto del Rosario dopo Lepanto del prof Paolo Vetrugno sempre dell Ateneo leccese Oggi quarta e ultima giornata del convegno La conquista turca di Otranto a partire dalle 9 00 sempre nel castello otrantino

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Ultimo aggiornamento: 31/03/2007, 00:00

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