Ai sensi dell'art. 55 T.U. delle Leggi Elettorali (D.P.R. 361/1957):
"Gli elettori non possono farsi rappresentare nè, qualora votino in Italia, inviare il voto per iscritto.
I ciechi, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità esercitano il diritto elettorale con l'aiuto di un elettore della propria famiglia o, in mancanza, di un altro elettore, che sia stato volontariamente scelto come accompagnatore, purché l'uno o l'altro sia iscritto in un qualsiasi Comune della Repubblica.
Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un invalido. Sul suo certificato elettorale è fatta apposita annotazione dal presidente del seggio, nel quale ha assolto tale compito.
I presidenti di seggio devono richiedere agli accompagnatori il certificato elettorale, per constatare se hanno già in precedenza esercitato la funzione predetta.
L'accompagnatore consegna il certificato dell'elettore accompagnato; il presidente del seggio accerta, con apposita interpellazione, se l'elettore abbia scelto liberamente il suo accompagnatore e ne conosca il nome e cognome, e registra nel verbale, a parte, questo modo di votazione, indicando il motivo specifico di questa assistenza nella votazione, il nome dell'autorità sanitaria che abbia eventualmente accertato l'impedimento ed il nome e cognome dell'accompagnatore.
Il certificato medico eventualmente esibito è allegato al verbale. L'annotazione del diritto al voto assistito, di cui al secondo comma, è inserita, su richiesta dell'interessato, corredata della relativa documentazione, a cura del Comune di iscrizione elettorale, mediante apposizione di un corrispondente simbolo o codice, nella tessera elettorale personale, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di riservatezza personale ed in particolare della legge 31 dicembre 1996, n. 675, e successive modificazioni".
La disciplina in oggetto si riferisce pertanto a persone portatrici di un handicap grave (ciechi, amputati delle mani, affetti da paralisi o gravi impedimenti analoghi) che, pur potendosi recare personalmente nei relativi seggi, necessitino di un accompagnatore per esprimere la propria preferenza di voto.
Lo scopo dell'istituto è quello di garantire che, in tali casi, qualora si attesti la grave menomazione fisica con un certificato medico, il soggetto interessato ottenga un'annotazione specifica sulla propria tessere elettorale (denominata TIMBRO AVD), valida anche per le future turnazioni elettorali, senza necessità di ulteriore documentazione medica.
Le persone che intendano esercitare tale diritto devono rivolgersi all'Ufficio Elettorale del Comune di iscrizione, anche a mezzo PEC, richiedendo l'apposizione del suddetto timbro ADV e producendo la certificazione medica rilasciata dall'ASL che attesti che l'elettorale è impossibilitato a esercitare autonomamente il diritto al voto in modo permanente per impedimento riconducibile alla capacità visiva o di movimento degli arti superiori dell'elettorale.
Gli elettori ciechi devono altresì produrre il libretto nominativo di pensione in cui sia indicata la categoria di ciechi e il numero attestante la cecità assoluta.
Il richiedente deve essere in possesso di Tessera Elettorale e di documento di identità in corso di validità.
L'Ufficiale Elettorale, in presenza dei suddetti requisiti, applicherà sulla Tessera, nella parte interna sinistra, il timbro ADV, con la propria firma.