Descrizione
Il Castello Aragonese di Otranto ha ospitato oggi “Puglia Destination Go - Organizziamo il Turismo”, il primo di tre appuntamenti (Otranto, Lecce e Gallipoli) in cui saranno presentati modelli operativi e casi di studio, illustrando come sia possibile strutturare e finanziare una DMO (Destination Management Organization), per potenziare lo sviluppo turistico locale.
Le DMO rappresentano un modello organizzativo innovativo, volto a coordinare tutti gli attori del turismo – dalle istituzioni agli operatori privati – per costruire un’offerta integrata, capace di gestire in maniera sinergica le destinazioni pugliesi.
“Ascoltare i territori, condividere le innovazioni e le strategie, ampliare la partecipazione, sono i punti cardine di questo progetto”, ha detto l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane. “Dobbiamo cominciare a ragionare in termini di prodotto turistico e dobbiamo cercare di capire cosa succede veramente nei territori”.
Il sindaco Francesco Bruni ha fatto gli onori di casa e ha aperto i lavori con il suo intervento: “Potremmo oggi fare una sana riflessione su quello che abbiamo fatto come attori istituzionali, ma non dobbiamo dimenticare che prima dei comuni, prima della provincia, prima della regione, c’è lo sforzo degli operatori turistici che hanno poi fatto grande la Puglia. Se non si fossero fatti gli investimenti, noi non avremmo i numeri che abbiamo, e lo dico dall’osservatorio di Otranto dove, quando si è cominciato a credere fortemente nel turismo, noi vedemmo quadruplicare il numero degli alberghi. E grazie a quel numero di posti letto, noi ora abbiamo un’offerta di qualità”.
“Ogni anno stiamo vedendo che bisogna tendere a innalzare la qualità e questo lo può fare, prima che la parte politica, l’operatore. Se poi la politica, come oggi, accompagna l’operatore in modo positivo e costruttivo, ben vengano queste iniziative”, ha concluso il primo cittadino.