Sebbene detta certificazione non sia espressamente prevista dalla legge, può accadere che istituti bancari o uffici postali o altri soggetti, in caso di discordanze di generalità di soggetti, richiedano agli interessati un'attestazione sottoscritta dall'Ufficiale d'Anagrafe che certifichi le corrette generalità della persona in questione.
Tale caso può infatti verificarsi quando a un soggetto siano stati imposti più elementi nel nome e, nonostante l'intervenuta procedura di cui all'art. 36 D.P.R. 396/2000, questi non abbia mai reso espressa dichiarazione riguardo gli elementi del proprio nome che intende che siano riportati nelle certificazioni.
Può altresì accadere che, pur avendo reso tale dichiarazione, il soggetto interessato abbia dichiarato di voler utilizzare elementi del proprio nome differenti rispetto a quelli indicati in buono postale o in altra documentazione precedentemente redatta.
In tal caso, l'interessato dovrà recarsi presso l'Ufficio Anagrafe del comune di iscrizione del proprio atto di nascita e richiedere un certificato di congruità anagrafica. L'Ufficiale d'Anagrafe provvederà, in tal caso, previa visione dell'atto di nascita della persona in questione, a indicare quali siano le corrette generalità della stessa.
L'attestazione può essere rilasciata esclusivamente su richiesta del diretto interessato o, in caso di minore, dei genitori o del tutore.